In cosa consiste esattamente il mutuo 100 per cento prima casa? Come è facile intuire, questo tipo di contratto finanzia il valore complessivo dell’immobile, per soddisfare al meglio esigenze diversificate di coloro che non hanno la liquidità necessaria per acquistare un appartamento.
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Il mutuo permette anche di coprire le spese iniziali, come quelle notarili, oltre alla commissione da versare all’agenzia immobiliare che si è occupata della compravendita. Ecco tutto quello che bisogna sapere sull’argomento.
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Mutuo 100 per cento prima casa: caratteristiche generali
Quando di compra una casa è possibile andare in banca e richiedere un mutuo ipotecario o fondiario. Il primo non può mai oltrepassare l’80% del valore dell’immobile. Il secondo, invece, può coprire l’intero importo. In entrambi i casi la somma che viene erogata deve essere restituita alla banca corrispondendo delle rate mensili, a loro volta composte non solo dalla quota capitale ma anche dagli interessi.
A seconda dei casi viene stilato un piano di ammortamento con una durata compresa fra 20 e 30 anni. Diversamente dai mutui all’80%, quelli al 100% prevedono inoltre la stipula di una polizza assicurativa, che copre la parte eccedente del 20%. Tutto questo si traduce nell’applicazione di tassi di interesse maggiori.
Tuttavia, coloro che non dispongono della liquidità necessaria possono beneficiare del mutuo 100 per cento per evitare anticipi sul prezzo dell’immobile. Questa soluzione infatti rappresenta una valida alternativa per chi vuole acquistare la prima casa pur senza avere a da parte una consistente somma di denaro iniziale.
Quali sono i possibili rischi di un mutuo 100?
In passato, soprattutto prima della crisi economica del 2008, la concessione del mutuo 100 per cento prima casa era molto più semplice, in quanto la maggior parte delle banche concedeva una somma pari all’80% del valore della perizia sulla casa, complice anche il settore immobiliare in continua espansione.
Oggi, invece, vista la situazione immobiliare, la concessione del mutuo 100 per cento prima casa rappresenta un rischio tanto per la banca che lo concede che per i sottoscrittori. Molte famiglie, ad un certo punto, potrebbero infatti trovarsi nell’impossibilità di sostenere il pagamento delle rate mensili. Ecco perché molti istituti di credito adottano politiche differenti rispetto al passato, puntando non sulla quantità ma sulla qualità del credito, a beneficio della clientela.
Nella maggior parte dei casi il mutuo 100 per cento prima casa viene rimborsato con quote mensili in linea con la capacità reddituale dei sottoscrittori, per evitare ciò che avvenuto in passato. Prima della crisi del 2008, a causa dell’aumento dei tassi di interesse, molti contraenti che avevano scelto il tasso variabile si videro infatti aumentare la rata mensile quasi del 50%.
Le necessità di chiedere un mutuo al 100 per cento possono essere varie. Alcuni ad esempio sono clienti giovani, altri precari e privi di risparmi. Sono tutte situazioni prese in considerazione dalle banche che concedono il mutuo totale e che quindi effettuano valutazioni sul rischio di solvibilità del cliente.
Tornando agli anni della crisi, molte famiglie che avevano sottoscritto il mutuo al 100% erano convinte che il valore della casa acquistata sarebbe continuato a crescere. Nei fatti, con lo scoppio della bolla immobiliare, i contraenti si ritrovarono ad essere proprietari di immobili con valore decisamente inferiore ai mutuo stesso, quindi ad affrontare una situazione di forte indebitamento in caso di vendita del bene.
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Quali sono le garanzie richieste?
Considerati gli elevati rischi non tutte le banche scelgono di concedere il mutuo 100 per cento prima casa. Gli istituti che offrono mutui totali richiedono comunque tutta una serie di garanzie, a partire dalla stabilità economica, lavorati e finanziaria del richiedente. Questo mutuo viene negato a chi non ha un contratto di lavoro e a coloro senza entrate periodiche. Ecco spiegato come mai le banche tendono a preferire quei nuclei familiari in cui sono presenti almeno due redditi.
Il mutuo 100 per cento prevede inoltro la sottoscrizione della polizza fideiussoria che copre il 20% del valore eccedente della casa. Occorre precisare che il costo dell’assicurazione resta a carico del cliente, ma può anche essere anticipato dalla banca, la quale spalmerà la somma sostenuta sulle rate mensili del mutuo.
I richiedenti inoltre non devono essere cattivi pagatori o iscritti al CRIF. Anche il mutuo 100 per cento comporta l’ipoteca sull’immobile, a garanzia della somma che viene erogata. Questo vuol dire che quando il cliente dovesse risultare inadempiente la banca può recuperare l’importo rimasto insoluto rivalendosi sulla casa. L’ipoteca può essere iscritta anche su altri immobili del mutuatario. In molti altri casi è anche richiesta la firma di un terzo garante che possa assicurare all’istituto di credito la restituzione della somma erogata al mutuatario.
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La garanzia del Fondo Consap: come si ottiene?
In aggiunta alle garanzie personali, alcune banche che hanno scelto di concedere il mutuo 100 per cento prima casa hanno altresì aderito ad uno speciale Fondo per l’acquisto della prima casa. Questo Fondo, direttamente gestito da Compass, società controllata dal Ministero dell’Economia, rappresenta una buona opportunità per tutti i cittadini che hanno difficoltà ad accedere al credito.
I richiedenti, in particolare, devono avere un’età non superiore a 35 anni ed essere titolari di un rapporto lavorativo atipico. La platea dei beneficiari comprende più in particolare le giovani coppie sposate, con o senza figli, i nuclei familiari con un solo genitore e con figli minorenni a carico e gli inquilini che alloggiano nelle case popolari. Questi soggetti possono accedere al Fondo entro il tetto massimo del 50% della quota capitale. L’importo in ogni caso non può superare 250mila euro.
Al finanziamento concesso sarà applicato un tasso effettivo globale (TEG) pari o inferiore a quello globale medio (TEGM). I valori vengono pubblicati con cadenza trimestrale sul sito del MEF. L’accesso al Fondo prevede inoltre che l’immobile da acquistare venga configurato come prima abitazione. Il richiedente inoltre non deve essere intestatario di altri immobili adibiti a uso abitativo, ad eccezione di quelli concessi in eredità all’atto della presentazione della domanda. La prima casa da acquistare non deve rientrare inoltre all’interno di particolari categorie catastali, quali immobili di lusso, ville, palazzi storici e castelli.
In conclusione
Gli istituti di credito che finanziano il 100 per cento dell’immobile sono diversi in tutta Italia e fra questi si segnala l’Intesa San Paolo e il Monte dei Paschi di Siena. In alternativa è possibile richiedere un finanziamento pari al 95% del valore della casa, che a differenza del mutuo prevede anche l’applicazione di tassi maggiormente agevolati. Questi finanziamenti prevedono tuttavia l’indicazione di un garante. Diversamente, nel caso dei mutui al 100 per cento assicurati dal Fondo Consap, non è necessario un fideiussore.
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