Molti si domandano quale potrebbe essere il miglior mutuo surroga considerando le diverse soluzioni possibili che permettono di risparmiare anche in maniera significativa. Riuscire a trasferire il proprio mutuo presso altro istituto di credito in molti casi permette di ottenere condizioni maggiormente vantaggiose e di beneficiare in definitiva di tassi di interesse più bassi. Ecco tutto quello che bisogna sapere a riguardo.
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Miglior mutuo surroga: aspetti generali
La Legge Bersani ha introdotto l’istituto del mutuo surroga, attraverso il quale è possibile trasferire il contratto precedentemente sottoscritto con la banca presso altra e a costo zero. Il passaggio da un istituto all’altro potrebbe rivelarsi molto conveniente, grazie alle condizioni contrattuali più favorevoli per il mutuatario.
La surroga del mutuo, chiamata anche portabilità, è un’operazione oggi molto praticata. Con pochi e semplici passaggi, senza sopportare penalità e costi, si può trasferire il mutuo posto in essere con la propria banca in un’altra. Questo vuol dire che la portabilità non provocherà l’estinzione del finanziamento.
Il trasferimento, invece, permette di modificare i parametri contrattuali, quali la tipologia del tasso di interesse, l’ammontare della rata mensile e la durata del piano di ammortamento. Tutto ciò è possibile a patto che l’importo residuo del capitale da rimborsare rimanga lo stesso.
La surroga, pertanto, consente di venire incontro alle esigenze diversificate dei mutuatari e a quelle che solo le effettive capacità di solvibilità. Dopo aver rimborsato parte del finanziamento può presentarsi la necessità, per svariate ragioni, di dover ridurre la rata o di allungare la durata del mutuo.
Grazie alla portabilità del mutuo sarà possibile ridefinire i parametri contrattuali essenziali. Tutto ciò in tempi anche abbastanza contenuti e senza dover affrontare spese. Il trasferimento è completamente gratuito e spesso permette di usufruire di condizioni migliori rispetto a quelle originarie.
Effetti della surroga
Il miglior mutuo surroga deve essere scelto con molta attenzione, confrontando le condizioni che vengono proposte dai vari istituti di credito, tenuto conto di quelle che sono le effettive esigenze finanziarie ed economiche del richiedente.
Molti confondono la surroga con la rinegoziazione del mutuo. I due istituti, apparentemente simili, comportano effetti e conseguenze assai differenti. In entrambi i casi il mutuatario potrà ottenere una modifica sulla durata del piano di ammortamento, sul tasso di interesse, sullo spread, oltre che in ordine ai parametri di indicizzazione del mutuo.
La richiesta di rinegoziazione, tuttavia, deve essere presentata presso la stessa banca che ha concesso il mutuo, la quale potrebbe anche rifiutare di ridefinire le condizioni contrattuali stabilite in origine. La surroga, invece, introdotta con la legge Bersani del 2007, permette di trasferire un mutuo già esistente presso altra banca.
In buona sostanza, in quest’ultimo caso, il contratto di mutuo non viene estinto e sostituito da un nuovo finanziamento, ma solo modificato in una o più clausole essenziali. Grazie alla portabilità il mutuatario potrà ottenere migliori tassi di interesse o adeguare l’importo della rata mensile all’effettiva capacità economica, evitando così situazioni di indebitamento.
La surroga può essere attivata in qualsiasi momento, inoltrando una comunicazione alla banca che ha erogato il mutuo che a quella in cui sarà trasferito il finanziamento. Il procedimento coinvolge in definitiva due distinti istituti di credito.
Gli istituti non comportano costi. Tuttavia, nel caso di surroga, alcune banche, richiedono il versamento della tassa ipotecaria, nella misura fissa di 35 euro. Occorre inoltre segnalare che l’istituto di credito non potrà mai addebitare al cliente ulteriori oneri, oltre all’eventuale tassa ipotecaria.
Tutte le ulteriori spese, sia in caso di surroga che di rinegoziazione, restano a carico della banca, incluse quelle notarili e amministrative. Questa politica è stata appositamente adottata per agevolare il cliente finale.
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Quando conviene scegliere il miglior mutuo surroga
Una volta comparate le varie soluzioni proposte dalle banche a seconda dei casi un mutuo potrebbe essere più conveniente di un altro. Il cliente, ad esempio, potrebbe avere la necessità di passare da un contratto di mutuo a tasso fisso ad uno con tasso variabile.
In altri casi la surroga si rende necessaria per ridurre il piano di ammortamento e anticipare l’estinzione del mutuo oppure semplicemente per allungare i tempi di rimborso e in definitiva abbassare l’importo della rata mensile.
Approfittare di nuove condizioni contrattuali consente il più delle volte di sopportare tassi di interesse e spread più bassi rispetto a quelli iniziali, e comunque condizioni contrattuali vantaggiose. Occorre in ogni caso che l’importo del nuovo finanziamento da richiedere presso la seconda banca sia uguale al debito residuo.
Anche l’iscrizione ipotecaria resta invariata. L’unica cosa che cambia è l’intestazione, in quanto la denominazione della ‘vecchia’ banca verrà sostituita con quella nuova. La banca originaria non potrà inoltre opporsi alla surroga ma ha sempre la facoltà di proporre una rinegoziazione. In caso di surroga è infine necessario che il trasferimento, così come l’iscrizione ipotecaria, risultino da un atto formale sottoscritto davanti al notaio.
Leggi anche: Rinegoziazione mutuo a tasso fisso
Miglior mutuo surroga: come scegliere?
In fase di scelta del mutuo surroga i tassi di interesse calcolati per scaglioni di durata non sono gli unici fattori da considerare. Occorre infatti valutare l’importo della rata, il rapporto fra TAEG e il TAG. Le spese di incasso e di gestione della rata sono sempre pari a zero. Queste e molte altre informazioni si possono reperire all’interno delle schede tecniche previste per ogni mutuo concesso dai vari istituti di credito.
Si segnala che mentre la banca originaria non potrà mai negare la surroga, ed eventualmente proporre una rinegoziazione, il secondo istituto potrebbe non consentire alla portabilità. Il diniego della surroga può dipendere da tante motivazioni, soprattutto legate alle eccessive spese notarili, amministrative e di gestione della pratica.
In conclusione
Passare il proprio contratto di mutuo presso altro istituto di credito è sempre possibile. L’istituto denominato surroga o portabilità, non comporta costi per il cliente, salvo l’eventuale tassa ipotecaria di 35 euro.
La surroga potrebbe rivelarsi una scelta molto conveniente, ovvero un sistema per alleggerire il rimborso, dunque per ridurre la rata del mutuo e beneficiare di condizioni contrattuali più favorevoli rispetto a quelle originariamente pattuite.
Oggi sono numerose le banche che offrono la portabilità, senza richiedere oneri notarili, amministrativi e di gestione della pratica. La scelta deve essere comunque ponderata e in linea con quelle che sono le reali esigenze e la propria capacità di solvibilità.
Coloro che decidono di optare per la surroga saranno chiamati a comparare le diverse offerte, con molta attenzione e senza essere frettolosi. Solo in questo modo sarà possibile scegliere il miglior mutuo surroga che faccia al proprio caso.
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