I prestiti per disoccupati sono quel genere di prestiti che non si credeva nemmeno che esistessero. Scopriamo di più su questo tipo di finanziamento.
Nella maggior parte dei casi, quando si pensa ai prestiti si ritiene che un requisito indispensabile da soddisfare siano:
- quello della busta paga (per i lavoratori dipendenti);
- il Modello Unico (per i lavoratori autonomi);
- oppure del cedolino della pensione (nell’eventualità che a richiedere il finanziamento sia un pensionato).
In realtà esistono anche i prestiti per disoccupati, forme speciali di finanziamento pensate appositamente per chi non ha un lavoro. Questi sono per chi non ha un reddito da presentare come garanzia del pagamento delle rate per rimborsare il prestito. Sono diverse le finanziarie presenti oggi in Italia che consentono alle persone:
- disoccupate;
- giovani studenti;
- e casalinghe
di ottenere ugualmente un piccolo prestito senza reddito, va da sé però che più sono alti i margini di rischio per gli istituti di credito. Maggiori saranno i tassi di interesse applicati sulle rate di rimborso del prestito.
Per questo motivo, rimane sempre valido il consiglio di confrontare le offerte promosse dal maggior numero di finanziarie, analizzando nel dettaglio le condizioni contrattuali e scegliendo l’istituto che offre il miglior prestito per disoccupati.
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Chi erogano i prestiti per disoccupati
I prestiti per disoccupati sono erogati con più facilità dalle finanziarie. Per chi non lo sapesse, le società finanziarie sono differenti rispetto alle banche. Operano nel territorio italiano sulla base del decreto legislativo numero 385 del 1993 e sono autorizzate dallo Stato a concedere un’ampia tipologia di finanziamenti, tra cui rientrano appunto anche i piccoli prestiti senza reddito.
Rispetto agli istituti di credito tradizionali (le banche), le finanziarie offrono ai clienti servizi aggiuntivi. Ad esempio assicurazioni a copertura del credito (facoltative) e un’assistenza qualificata garantita da uno staff di dipendenti competente e professionale. Tra le società finanziarie più famose in Italia figurano per esempio:
- Agos Ducato (appartenente alla banca francese Credit Agricole e all’istituto italiano Banco Popolare),
- Compass (di proprietà del gruppo Mediobanca),
- Uniprestit (facente parte del gruppo Conafi Prestitò),
- PrestoSì (start up nel campo finanziario con sede a Milano),
- Prestitalia (intermediario finanziario dal 1998) e
- Alma Finanziaria (tra le più importanti società finanziarie del Mezzogiorno).
Come si ottiene un prestito per disoccupati
Le società finanziarie che erogano prestiti per disoccupati richiedono quasi sempre un garante, una persona cioè che possa garantire il rimborso delle rate del prestito in sostituzione del richiedente. Riguardo a ciò, bisogna specificare che nove volte su dieci la figura del garante è associata a un genitore, al quale viene richiesta una busta paga con un importo minimo al fine di garantire la restituzione del prestito.
Nel caso specifico, al garante sarà chiesto di presentare al momento della stipula del finanziamento un documento di identità valido (non scaduto quindi, viene accettato anche il passaporto eventualmente), la copia dell’ultima busta paga e un certificato che attesti la residenza in Italia. Come accennato all’inizio del nostro approfondimento, qualora a presentare la domanda sia un lavoratore autonomo dovrà presentare l’ultimo Modello Unico, oppure il cedolino della pensione qualora il garante sia un pensionato.
Prestiti per disoccupati senza garante
Per la richiesta dei prestiti per disoccupati la figura del garante non è però indispensabile. Infatti, le società finanziarie erogano ugualmente piccoli prestiti alle persone senza reddito e senza la firma di un garante qualora porti altre garanzie:
– Reddito alternativo: chi non ha una busta paga da lavoratore dipendente o il Modello Unico può comunque presentare la domanda di un prestito per disoccupati qualora abbia un documento che attesti un reddito alternativo, derivante ad esempio da un lavoro occasionale. Un ulteriore documento accettato da diverse finanziarie è quello del canone di locazione, nell’eventualità si abbia un immobile di proprietà in affitto e si riceva ogni mese dall’inquilino l’importo pattuito al momento della sottoscrizione di un regolare contratto di locazione.
– Immobile di proprietà: in alternativa al documento di reddito alternativo, chi richiede un piccolo prestito senza reddito può presentare come garanzia il certificato di possesso di un immobile di proprietà.
La nostra guida sui prestiti per disoccupati si conclude qui, ci auguriamo di avervi aiutato a comprendere meglio cosa sono e come si ottengono con e senza garante.
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